FONTANELLI COMUNALI
A partire dal 2011, sul territorio di Signa sono stati installati 3 fontanelli che erogano acqua fresca liscia e gassata di alta qualità.
Essi sono collocati rispettivamente in:
1. Via dei Macelli, Signa;
2. P.zza Don Armido Pollai, San Mauro Signa;
3. Via Mascagni, Signa (zona via dei Colli).
Il servizio gratuito è molto utilizzato dai cittadini e permette un risparmio sul costo dell’acqua per le famiglie, nonché sulla gestione dei rifiuti costituiti dalle bottiglie di plastica.
I tre fontanelli, grazie ad un trattamento su vari livelli di filtrazione (composti da filtri a carboni attivi, membrana di ultra filtrazione, membrana assoluta) ed una successiva sterilizzazione a raggi ultravioletti seguita da refrigerazione, garantiscono una maggiore gradevolezza dell’acqua rispetto a quella di rubinetto. Il Comune di Signa ha garantito fin dall’inizio l’erogazione gratuita sia di acqua liscia che di acqua gassata, a completa disposizione di tutti gli utenti.
Il Comune, ha incaricato Publiacqua, mediante stipula di apposite convenzioni, alla manutenzione e gestione dei Fontanelli A.Q.; Publiacqua ha operato non solo con la mera sostituzione e manutenzione delle varie parti tecnologiche che compongono i fontanelli, ma anche eseguendo puntuali analisi di laboratorio dell’acqua erogata, con i relativi risultati, liberamente consultabili sul portale di Publiacqua.
Publiacqua si occupa dell’installazione e della gestione degli impianti, garantendo qualità e sicurezza attraverso controlli e analisi. Per informazioni sulle analisi dei singoli fontanelli consultare “Informazioni dal sito di Publiacqua”. Per avere le “etichette” di ogni singolo fontanello è sufficiente digitare nella stringa di ricerca Comune e nome del fontanello.
CONSORZIO DI BONIFICA 3 MEDIO VALDARNO
Il Consorzio di Bonifica Medio 3 Valdarno gestisce un territorio vasto, compreso fra le Colline del Chianti, la Val d’Elsa, la Piana di Firenze-Prato-Pistoia, la Val di Sieve e Mugello, la Val di Bisenzio, l’Ombrone Pistoiese
Contatti
Numero Verde 800 672 242, attivo da lunedì a venerdì 9.30-12.30 e giovedì 15-17 |
Mail: contributi@cbmv.it
PEC: info@pec.cbmv.it
www.cbmv.it/contributi-di-bonifica
Contributo di bonifica
Il contributo di bonifica serve a finanziare l’attività di bonifica per la sicurezza idraulica, la difesa del suolo, la manutenzione del territorio, la tutela e la valorizzazione delle attività agricole, del patrimonio idrico, dell’ambiente e delle sue risorse naturali. Con i contributi il Consorzio provvede alla manutenzione e all’esercizio degli impianti e delle opere idrauliche già realizzate, alla vigilanza sul reticolo idrografico di gestione e alla concorrenza di spesa per nuove opere pubbliche di bonifica finanziate dalla fiscalità generale
AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO NON IN PUBBLICA FOGNATURA DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE
Tutti i titolari di acque reflue domestiche che non scaricano nella fognatura pubblica devono richiedere al Comune l’autorizzazione allo scarico.
Tutti i titolari di scarichi di acque reflue domestiche in zone non servite dalla pubblica fognatura devono ottenere l’autorizzazione allo scarico prima di attivare lo scarico stesso.
La domanda può essere presentata dal proprietario o dai comproprietari dell’immobile. In ogni caso nella relazione tecnica dovranno essere indicati i dati di tutte le persone che vantano diritti di uso sull’immobile da cui proverranno gli scarichi da autorizzare.
L’autorizzazione sarà cointestata a tutte le persone indicate, che saranno responsabili in solido della corretta gestione e manutenzione degli impianti di trattamento e di depurazione nonché dello scarico.
La domanda potrà essere presentata contestualmente alla pratica edilizia oppure in un momento diverso ma l’autorizzazione deve essere ottenuta prima dell’attivazione dello scarico.
La prima parte del modulo di domanda concernente i dati anagrafici e l’indirizzo del fabbricato non presenta difficoltà. La quantità di scarico può essere dedotta dalle bollette del consumo di acqua degli anni precedenti (se il fabbricato è in zona servita da pubblico acquedotto). La stima del numero di abitanti equivalenti, dovrà essere effettuato secondo il criterio previsto nel Regolamento Regionale 46/R del 08.09.2008, pubblicato sul BURT n. 29 del 17.09.2008, allegato 2 Capo 3 e s.m.e i.;
Fonte di approvvigionamento idrico, da segnalare l’eventuale presenza di pozzi e dell’acquedotto. Corpo recettore: è il recapito finale dello scarico, dove materialmente finiscono le acque reflue dell’abitazione depurate, barrare un solo caso. Se lo scarico recapita in corso d’acqua superficiale dovrà essere indicato se quest’ultimo è significativo o non significativo come disciplinato dall’Allegato 1 parte terza del D.Lgs 152/06 e s.m. e i., e se lo stesso risulti tra quelli identificati ai sensi del primo comma dell’art. 53 del Regolamento Regionale n.46/R del 08/09/2008 e s.m. e i.
Tipo di impianto di trattamento: identifica il meccanismo di depurazione che viene adottato. I sistemi sono quelli considerati appropriati dal vigente Regolamento Regionale (46/R-2008 e s.m. e i); nel caso in cui venga chiesta l’installazione di un sistema di trattamento diverso da quelli proposti dal predetto Regolamento Regionale 46/R – 2008 e s.m. e i, tale scelta tecnica dovrà essere opportunamente motivata e richiesta una specifica deroga.
In linea generale alla domanda per nuova attivazione vanno allegati gli elaborati grafici (disegni dello schema di smaltimento delle acque reflue) e una relazione tecnica. Il contenuto di questi documenti è adeguatamente dettagliato nel modello di domanda.
La relazione geologica è necessaria ogni volta in cui il corpo recettore sia il suolo (compreso gli strati superficiali del sottosuolo o in corpo idrico superficiale non significativo).
La domanda viene esaminata dall’Ufficio Ambiente per verificare la completezza dei documenti. Nel caso di carenza nella documentazione vengono richieste integrazioni e il procedimento è sospeso fino alla presentazione delle stesse. Nel caso di mancata presentazione della documentazione integrativa la pratica viene archiviata con relativi diniego.
La domanda deve essere presentata con una marca da bollo da € 16,00 allegando:
– attestazione di avvenuto pagamento della quota relativa ai diritti di segreteria per pratiche in materia ambientale (Del. G.C. n. 18 del 15.02.2005), pari ad € 50,00;
Al momento del ritiro dell’autorizzazione è necessario presentare una marca da bollo da € 16,00.
Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda viene rilasciata l’autorizzazione, salvo che i termini siano interrotti per richiesta di integrazioni. In questo caso viene data al richiedente comunicazione ufficiale dell’interruzione dei termini. Al momento della presentazione delle integrazioni i termini riprendono a decorrere ex nuovo.
La legge prevede sanzioni molto elevate in caso di mancata autorizzazione degli scarichi, da un minimo di € 6.000,00 ad un massimo di € 60.000,00. Per edifici isolati la sanzione va da un minimo di € 600,00 ad un massimo di € 3.000,00.